Ferrari, il Purosangue in vendita a settembre

La Ferrari per chi ci lavora è una famiglia, un sogno. È passione, emozione, brivido, autenticità, prestazioni. Per qualcuno è la perfezione su quattro ruote. Per qualcun altro lifestyle, heritage o sound con tanto di rumore del motore. Nel video che gira a nastro prima dell’inizio del Capital Market Day la parola più ricorrente è famiglia. Grande famiglia addirittura per qualcuno. Una famiglia che sta progettando il suo futuro. Un futuro che si baserà sulla passione che si respira a Maranello, come ha raccontato il nuovo ad Benedetto Vigna arrivato in Ferrari il primo settembre dello scorso anno. Un futuro fatto di auto da sogno, ma anche di esperienze per clienti che sono ringiovaniti di 8 anni e aumentati del 25% e fatto anche di lifestyle, un nuovo “pillar” della storia Ferrari, destinato a raddoppiare il suo giro d’affari.

“Il nostro brand fa sognare milioni di persone. È stato costruito in 75 anni di esperienze emozionanti e indimenticabili, grazie ai successi in pista e al puro piacere di guida su strada. Ha creato una comunità inclusiva e affiatata, che unisce persone e Paesi diversi, perfino industrie diverse. Finché ne preserveremo la tradizione e i valori, potremo contare su solide basi per i nostri piani strategici futuri”, ha detto il presidente John Elkann facendo riferimento in diversi passaggi della sua introduzione al fondatore Enzo Ferrari, che resta la guida e l’ispirazione per la Ferrari del futuro.

Attesa quasi finita per il Purosangue

Il Purosangue, il suv Ferrari con un 12 cilindri sotto il vestito, arriverà a settembre. La prima Ferrari elettrica arriverà nel 2025. Nel frattempo vedremo anche una nuova Supercar. Anche nei prossimi tre anni il nuovo piano industriale prevede 15 modelli. “Ferrari diverse per differenti ferraristi, ma anche Ferrari diverse da utilizzare in momenti diversi”, come ha raccontato Enrico Galliera, il direttore commerciale specificando che il Purosangue non sarà un modello destinato a grandi numeri. Non sarà l’Urus della Ferrari. Il suo contributo medio annuo alle consegne rimarrà al di sotto del 20% durante il suo ciclo vita. Sarà un’auto sportiva che porterà i ferraristi in una nuova frontiera, potrebbe anche essere la prima Ferrari a 5 posti della storia. Oggi l’80% delle Ferrari vendute monta un tradizionale motore termico (Ice) mentre le Hybrid rappresentano il 20%. Nel 2030 l’obiettivo è di avere il 40% di auto completamente elettriche, il 40% di ibride e il 20% di vetture con il tradizionale motore termico.

La prima Ferrari elettrica nel 2025

La Ferrari elettrica sarà prima di tutto una Ferrari. Tutta progettata e costruita a Maranello dove presto comincerà anche la costruzione del nuovo E-Building, in cui verranno realizzati il motore elettrico, l’inverter, il modulo batteria e verranno assemblate le nuove Ferrari elettriche che, badate bene, non saranno comunque silenziose perché il motore elettrico Ferrari avrà un suono tutto suo. “In Ferrari abbiamo le capacità e i capitali per sviluppare qualcosa di unico anche parlando di elettrificazione”, assicura Benedetto Vigna con la sua cravatta rossa con Cavallino. Anche la Ferrari elettrica sarà una Ferrari dalle grandi prestazioni e dalle emozioni uniche.

Si continuerà a lavorare sui motori endotermici

Ma l’arrivo di una Ferrari elettrica non fermerà la ricerca e lo sviluppo dei motori termici. Su questo punto in Ferrari non vogliono saperne. Anche se nel 2030 dovrebbero rappresentare solo il 20% delle vetture prodotte, quelle con motore termico continueranno ad essere sviluppate per aumentare le prestazioni, ma allo stesso tempo ridurre le emissioni. La Ferrari ha anche annunciato la neutralità delle emissioni di carbonio: “Con impegno e passione, le donne e gli uomini di Ferrari sono determinati a realizzare in modo impeccabile il piano strategico e a sfruttare tutte le opportunità che si prospettano, facendo propria la vocazione del nostro fondatore: mantenere viva la volontà di progresso perseguita in passato. Continueremo a far leva sui nostri vantaggi competitivi: unicità e leadership tecnologica, intraprendendo al contempo delle azioni per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2030”, ha detto il ceo Benedetto Vigna.

Vendite in crescita

Dal punto di vista finanziario, Antonio Picca Piccon, il direttore finanziario ha annunciato che: “Ferrari punta a raggiungere un fatturato netto fino a Euro 6,7 miliardi nel 2026, con un tasso di crescita annuo composto del 9%, trainato principalmente dalle attività legate alle auto, sostenute da un portafoglio di modelli mai così importante e dalle personalizzazioni. Ci si attende che anche gli altri ricavi, generati sia dalle attività racing sia da quelle attività lifestyle, contribuiranno positivamente alla performance della Società, includendo l’ambizione di raddoppiare le vendite lifestyle entro il 2026 rispetto ai livelli pre-pandemia”.

Capitolo motorsport

Resterebbe un capitolo dedicato allo sport. Sia il presidente Elkann che il ceo Vigna ne hanno sottolineato l’importanza. Per la ricerca, lo sviluppo e perché la Ferrari è nata per correre. La Formula 1, ma anche il grande ritorno a Le Mans per competere per la vittoria assoluta dall’anno prossimo. La Hypercar per Le Mans e la Formula 1 saranno i punti di partenza per la nuova Supercar che verrà presentata nei prossimi anni. Vigna ha espresso la sua soddisfazione “per esser tornati davanti sullo schieramento di partenza e esser tornati alla vittoria”. Risultati raggiunti grazie “alla squadra, alla SF 75 e a due piloti pieni di talento”. Quello che è capitato negli ultimi gran premi conferma però una cosa: “il grande lavoro comincia a pagare, ma non dobbiamo scordare che la cura dei dettagli è fondamentale per raggiungere i risultati”. Un messaggio chiaro.