Auto da collezione a Montecarlo: vola Senna, Ferrari in altalena

1957 Ferrari 250 GT Berlinetta Competizione 'Tour de France' by ScagliettiEstimate 7-9 million euroUnsoldRM | Sotheby's - MONACO 2018

In occasione del Gran Premio delle auto storiche nel Principato di Monaconel weekend dell’11-13 Maggio, le due principali case d’asta del settore RMSotheby’s e Bonhams hanno proposto cataloghi che rappresentano il primo test del mercato europeo dopo il salone di Parigi a inizio Febbraio. I risultati sono tutto sommato incoraggianti, sebbene confermino la sensazione di una flessione dei prezzi e del mercato dall’inizio dell’anno.
Questo trend viene evidenziato anche dalla ricerca di mercato di ADEMY, sponsorizzata da AXA ART e diverse società di consulenza ed investimento, e presentata il 10 Maggio a Reggio Emilia, secondo cui nel primo trimestre 2018 il giro d’affari del settore si è contratto del 23,7% rispetto allo stesso periodo del 2017, a 332 milioni di euro, nonostante il numero delle auto vendute sia leggermente cresciuto (+1,4%) a 3.213 unità.

Secondo lo studio, cambia anche la composizione del mercato, con una crescita del numero e dei ricavi del settore intermedio (auto fra 100mila e 1 milione di euro), che passano a rappresentare il 23% delle transazioni (+5%) pari al 52% del valore totale (+12%), mentre si contrae decisamente il mercato oltre al milione, dove lo stesso 2% di vendite porta solo il 27% del valore del mercato, contro il 42% dell’anno 2017.
Ma veniamo alle aste, vero e proprio termometro del mercato.

Bonhams Senna record. La sera dell’ 11 maggio è toccato all’inglese Bonhams aprire le danze con un catalogo di 54 auto e 13 lotti di automobilia, con 42 lotti venduti pari all’80% e un ricavo di 13,9 milioni di euro. Protagonista della scena il ricordo di Ayrton Senna, la cui auto di F1 vincente a Monaco nel 1993, l’ultima stagione, in condizioni perfette ed originali, la McLaren MP4/8A motorizzata Ford Cosworth, ha scatenato rilanci fino a 4,2 milioni di euro, da una stima riservata non rivelata. Una seconda auto di F1, la prima guidata dello stesso Senna al debutto nel 1984, la Toleman-Hart TG184 ha di gran lunga superato le stime fermandosi a 1,6 milioni di €. Sembra aver trovato un compratore solo dopo l’asta l’altra monoposto di Formula 1 in catalogo, la Ferrari F1/87 già guidata da Michele Alboreto nel 1987, stimata 650-850mila euro e venduta alla stima bassa.
Fra gli invenduti spicca però una Ferrari 625 TF Spider del 1953 carrozzata Vignale, auto da competizione aperta a due posti stimata 4,5-6,5 milioni di euro.

Cinque delle sette Ferrari proposte hanno trovato compratori, ma l’auto italiana più cara è risultata una Bugatti EB110 GT del 1993 a 600mila euro; ottimi risultati per Alfa Romeo e Fiat, con solo due invenduti su 13 lotti, e un’Alfa 1900 Corto Gara Stradale del 1953 aggiudicata a oltre 400mila €.
Ottimi risultati per le otto Mercedes proposte (un solo invenduto), guidate da una classica 300SL Roadster del 1957 che ha superato di poco la stima alta a 1,2 milioni di euro. Rimane al palo, invece, una BMW M1 del 1980 stimata 540-580mila €, e due delle cinque Porsche in catalogo, mentre una 911 Carrera RS 2.7 Touring del 1973 è passata di mano a 575mila €.
Protagoniste anche le auto inglesi, con cinque aggiudicazioni su nove, fra cui una Bentley 8 Litre Tourer del 1931 che si è fermata però sotto la stima a 740mila euro e una curiosa Jaguar XK140 SEcarrozzata dall’italiano Michelotti, contesa fino a 365mila euro da una stima di 20-50mila €.

RMSotheby’s: stentano Ferrari e Porsche. Il catalogo della casa Canadese proponeva 85 automobili, a cui si sono aggiunti 13 lotti di automobilia ed un motoscafo Riva (tutti venduti); il realizzo totale dell’asta ha superato i 22 milioni di euro, con circa il 30% dei lotti offerti senza riserva. Solo due terzi delle auto hanno trovato un compratore, con ben 28 invenduti fra cui il lotto dalla stima più elevata di 7-9 milioni di euro, una Ferrari 250 GT Competizione Tour de France carrozzata Scaglietti, rimasta al palo nonostante la rarità ed il palmares sportivo. È rimasta al venditore anche un esercizio di stile di Pininfarina su base Ferrari (uno dei sei prodotti), battezzata nel 2015 ‘Sergio’ in onore del prematuramente scomparso erede dalla casa di stile, e stimata 2,5-3 milioni di €. Complessivamente però 18 delle 25 Ferrari proposte hanno trovato un compratore, e 12 delle 19 altre auto italiane, fra cui spicca il risultato di 810mila € ottenuto per una nuovissima Lamborghini Hurakan bianca donata al Papa e messa in vendita per fini caritatevoli.
Ha raggiunto la stima bassa a 2,1 milioni con le commissioni una Ferrari 275GTB Scaglietti del 1962, mentre ha superato le attese una Ferrari GT Cabriolet Serie II dello stesso anno, a 1,7 milioni di €; non vola altissimo la Ferrari 308GTB del 1978 già appartenuta a Gilles Villeneuve, aggiudicata a 270mila euro da una stima di 300-400mila €: si tratta pur sempre di un multiplo del valore del modello, ma chiaramente la fama del ‘Canadese volante’ aveva creato aspettative maggiori, considerando che l’auto tuttora mantiene l’oramai imbattibile record per un trasferimento da Maranello a Montecarlo in meno di 2 ore e mezza!
Risultati altalenanti anche per la grande rivale della Ferrari, la Porsche, con otto venduti su 14, fra cui spicca la 911 Carrera RS 2.7 Lightweight del 1973 aggiudicata sotto la stima di 1,4-1,8 milioni a 1,2 milioni di euro. Tre delle altre cinque auto tedesche hanno trovato un compratore.
La proporzione di venduto fra le auto inglesi rispecchia quella dell’asta, con cinque lotti rimasti al palo su 15, mentre tutte e quattro le auto americane proposte hanno trovato una nuova casa. Fra le auto più recenti spicca il risultato milionario della Bugatti Veyron 16.4 Grandsport Vitesse del 2015, che supera la stima fermandosi a 1,7 milioni di euro. Si segnala, infine, come il mercato delle aste d’auto da collezione in Italia beneficerà della seconda asta del settore promossa da Pandolfini a Firenze il 29 maggio con un catalogo di 31 lotti. Il catalogo propone due BMW con valutazioni attorno ai 300mila €: una 3.0 CSL ‘Batmobile’ del 1973 stimata 290-350mila €, e una 327-328 del 1938 per 280-300mila €, oltre a diverse Fiat e Alfa Romeo.